Autocertificazione residenza storica: a cosa serve? Come compilarla nel modo giusto?

Quando sentiamo parlare di documenti amministrativi, lo sconforto si può tagliare con il coltello: quando si tratta di modulistica, non si è mai molto felici anche a causa della lentezza dell’apparato burocratico. Per questo motivo, al fine di evitare inutili attese, è il caso di informarsi e di essere il più preparati possibili nel caso in cui sia richiesta una data documentazione. Oggi in particolar modo analizziamo e svisceriamo l’autocertificazione di residenza storica: a cosa serve? Come compilarla nel modo giusto?

Quando si tratta di modulistica, la prima domanda che sorge è: ma lo sto compilando nel modo corretto? Il momento della compilazione è un momento alquanto dedicato infatti, dove anche la data di nascita diventa un’equazione differenziale impossibile da risolvere. Ora però entriamo nel merito della guida.

Cos’è

L’autocertificazione di residenza storica è un documento che attesta tutte le variazioni circa l’indirizzo di abitazione territoriale del dichiarante. Secondo quanto prevede la normativa vigente, questo documento può essere redatto su carta semplice, è esente da bollo ed inoltre non risulta necessario la verifica dell’autenticità della firma.

Informazioni

Questo documento viene rilasciato dall’ufficio anagrafe, tuttavia è necessario fare almeno un po’ di chiarezza. Infatti è necessaria fare la distinzione fra certificato di residenza storico e certificato di residenza: entrambi i documenti vengono rilasciati dall’anagrafe del comune, tuttavia se il certificato di residenza va a certificare quella che è l’attuale dimora del soggetto, il certificato di residenza storico va a tenere in considerazione anche gli eventuali precedenti cambi effettuati dal soggetto all’interno del territorio comunale.

Come compilare l’autocertificazione

Sono presenti online diversi modelli di autocertificazione di residenza storico: la compilazione di questo documento, infatti, risulta davvero molto semplice: sarà necessario inserire tutti i dati del dichiarante (nome, cognome, data di nascita, luogo e data) ed inoltre l’elenco di tutte le residenze utilizzate, anche con la data.

Se questa autocertificazione viene inviata via fax, allora sarà necessario allegare anche una copia del documento di identità. Inoltre quanto dichiarato all’interno della autocertificazione, se falso, può comportare oltre il blocco dei benefici quanto anche il sanzionamento.