Doxa: significato in economia? Ecco l’origine di questa parola e che cosa indica

Doxa: quante volte abbiamo sentito questo termine e quante volte ci siamo chiesti di cosa si trattasse? Il nome è associato ai sondaggi d’opinione e alle ricerche di mercato che molto spesso ci capita di leggere su riviste e quotidiani. Infatti proprio di questo si tratta: di un istituto che si occupa di analisi statistiche in genere e che è stato fondato nell’ormai lontano 1946. Da dove deriva il suo nome e quali sono le ricerche più interessanti dell’ultimo periodo? Andiamo a scoprirlo!

Doxa, l’origine del termine e le funzioni

Doxa è una parola che trae origine dal greco antico e che si può letteralmente tradurre con il termine “opinione”. Ed è proprio di questo che si occupa la società che, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, è stata la prima che si è occupata di ricerche di mercato e, per l’appunto, opinioni. Diversi gli ambiti in cui opera questo istituto che analizza i livelli di soddisfazione della clientela e ne misura la fidelizzazione ma che si occupa anche di analizzare ogni marchio o prodotto.

Se fino a qualche anno fa queste indagini di mercato si svolgevano per lo più con interviste telefoniche o effettuate personalmente da addetti Doxa, oggi internet la fa da padrone e sono diverse le ricerche avviate in rete. L’istituto ha stretto, inoltre, un’importante collaborazione con il Politecnico di Milano insieme al quale si occupa della valutazione e dell’analisi di diversi ambiti ad oggi importantissimi come l’Intelligenza Artificiale, lo smartworking, le innovazioni digitali in ambito sanitario o l’ambito smart home.

Una delle indagini più importanti: i lavoratori in Italia

Se Doxa ha sviluppato alcune tra le indagini di mercato e statistica più importanti in Italia e anche a livello europeo, una di quelle che ha lasciato segni indelebili riguarda la condizione dei lavoratori in Italia. Svolta nell’ottobre 2020, con la pandemia in pieno “svolgimento”, ha voluto rispondere ad alcune domande importanti: con quale grado di soddisfazione si lavora nel Bel Paese? Cosa piace e cosa, invece, non piace agli italiani sul posto di lavoro? In base a quanto emerso, un’altissima percentuale di nostri connazionali non è affatto contento della propria condizione lavorativa (si parla di oltre il 40%).

Il benessere psicologico dei lavoratori, quindi, ne risentirebbe in maniera molto pesante portando quest’alta percentuale di italiani ad essere stressati dalla loro condizione. I lavoratori diventano, quindi, irritabili, inquieti, irrequieti, ansiosi. Stati, questi, che li colpiscono almeno una volta al mese e che poi portano anche tra le pareti domestiche incidendo negativamente anche sulla vita familiare. Il lockdown che abbiamo vissuto tutti durante la scorsa primavera, poi, sembra aver aumentato gli stati d’ansia e i problemi di chi la notte non riesce nemmeno più a dormire (+9% rispetto al 2019).

Questo una delle indagini più importanti di Doxa da cui evinciamo quanto importante sia il lavoro di questo istituto per monitorare al meglio la situazione economica all’interno del nostro Paese.