Il quadrupede espiatorio: perché viene nominato proprio il capro? Che origine ha questa espressione?
La nostra lingua italiana ha numerosi frasi e “modi di dire” derivanti dal passato: il nostro passato, infatti, è davvero molto illustre e la tradizione romana ha influenzato notevolmente la lingua come la conosciamo ora. Molte consuetudini del nostro parlare non derivano soltanto dalla tradizione letteraria passata ma ovviamente anche dalle credenze e dalla religione. Oggi ci occupiamo dell’ambito semantico della nostra lingua e parliamo del quadrupede espiatorio: perché viene nominato proprio il capro? Che origine ha questa espressione?
Una frase vi ha mai suscitato curiosità nel sentirla? La nostra lingua italiana pullula di modi e consuetudini nel parlare e questo è il caso proprio nel capro espiatorio: vediamo insieme da cosa deriva questa locuzione.
Da cosa deriva
Come potevamo immaginare, il termine “capro espiatorio” viene utilizzato per designare un animale o un gruppo a cui viene attribuita l’origine di tutti i mali e peccati: quest’ultimo, veniva poi sacrificato, al fine di ovviare a tutti i peccati commessi. Questa consuetudine la troviamo già nella Torah, dove nel giorno del Yom Kippur (ovverosia “il giorno dell’espiazione“) venivano sacrificati, da parte degli israeliti, due capri uguali fra di loro, al Tempio di Gerusalemme, al fine di espiare i propri peccati.
La Torah: il rituale
Il rituale era davvero molto macabro: il sacerdote tirava a sorte per scegliere il primo capro da sacrificare sull’altare dei sacrifici, per utilizzare il suo sangue per purificare il tempio e l’altare da tutti i peccati commessi. Al secondo capro, venivano poi confessati tutti i peccati del popolo di Gerusalemme, veniva poi condotto a 12 chilometri dalla città di Gerusalemme per poi essere gettato giù da un dirupo.
Entrato a fare parte del nostro gergo attuale risulta solo “capro espiatorio”; il secondo capro veniva identificato con il termine di capro “emissario“, anche se una moderna interpretazione ci porta a capire che appunto anche il secondo capro contribuisce all’espiazione dei peccati.
Attualmente
Nei nostri discorsi o, in generale, nella nostra lingua parlata sentiamo molto spesso frasi contenenti il termine capro espiatorio: ovviamente si tratta di un significato figurato. Con questo termine indichiamo la ricerca, pressoché irrazionale, di una persona/gruppo di persone su cui identificare la causa di eventi malevoli e disgrazie. Esempi di questo sono il genocidio degli ebrei da parte dei nazisti, individuati come vero e proprio capro espiatorio di un collasso politico ed economico tedesco: esso rappresenta una delle pagine più tristi della storia mondiale.