Verso dell’elefante: come si riconosce un barrito? Quando viene emesso?
Comunicare con gli animali non è una cosa da tutti, questo, perché, ovviamente la comunicazione tra loro e gli esseri umani è totalmente diversa. Ogni animale è riconoscibile grazie al proprio verso, che prende un nome diverso. Ad esempio, il cane “abbaia” e il gatto “miagola”. Abbiamo preso come esempi due animali molto conosciuti, con cui ci si imbatte spesso. Ma, avete mai sentito il verso emesso da un animale che vive molto lontano? Un esempio potrebbero essere gli elefanti africani che vivono nelle foreste e savane sub-sahariane, mentre quelli asiatici presenti nell’Asia meridionale, dall’Iran, alla Cina, fino all’Indonesia settentrionale.
Si tratta di un animale sicuramente conosciuto, che nel nostro paese, è purtroppo visibile solo in cattività. Si tratta di esemplari che possono vivere che fino agli 80 anni e, alla nascita, superano già i 100 kg di peso. Sono noti per la loro proboscide, un organo che comprende naso e labbro superiore, dotato di mobilità, con la quale prendono oggetti e cibo, e la utilizzano anche come segnale di allarme in caso di pericolo. Inoltre, gli elefanti sono anche noti per le loro maestose zanne in avorio, materiale molto prezioso e molto ambito dai bracconieri che, illegalmente, danno la caccia agli elefanti per impossessarsene.
Gli elefanti hanno un udito e un olfatto molto sviluppati, che compensano una vista piuttosto debole. Attualmente, gli elefanti si spostano spesso, in quanto, essendo erbivori, possono ingerire circa 200 kg di cibo al giorno e bere più di 100 litri di acqua. Questo vuol dire che un gruppo di elefanti affamati può porre fine a una zona intera di vegetazione, per questo tendono a spostarsi in continuazione in cerca di cibo.
Verso dell’elefante: come si riconosce un barrito?
Soprattutto in condizioni di cattività, potrebbe non esserci mai stata occasione di udire il verso dell’elefante, che abbiano detto chiamarsi barrito. Non è semplice riprodurre letteralmente il suo verso, ma è molto simile a un “iiihhhhh”. Si riconosce, rispetto al verso degli altri animali, in quanto è un suono molto profondo, simile a un eco.
Verso dell’elefante: quando viene emesso?
Se si sente un elefante barrire, vuol dire che l’animale sta cercando di comunicare. La comunicazione, per l’elefante, è basata sia sul verso emesso, in quanto, proprio grazie all’uso della bocca e della proboscide riesce ad emettere dei suoni molto intensi, come barriti, urla e vocalizzazioni, ma anche con altre modalità. Ecco perché la comunicazione dell’elefante, e il suo linguaggio, non si esaurisce solo attraverso il barrito. Anzi, è molto importante osservare i movimenti e le movenze dell’animale, per capire cosa sta cercando di comunicare. Ad esempio, camminare con la proboscide alzata, sta a indicare una situazione di allarme e di pericolo percepita dall’animale, al contrario, vedere un elefante procedere al passo con la proboscide abbassata e la testa che guarda la strada, vuol dire che l’animale è assolutamente tranquillo.